domenica, maggio 07, 2006

Michel Petrucciani



MICHEL PETRUCCIANI,
nato a Orange in Francia il 28 dicembre 1962, morto a New York U.S.A. il 06 gennaio 1999.Giovane talentuoso pianista nato da genitori italiani emigrati in Francia, figlio d’arte cominciò a suonare proprio nella band del padre Tony, chitarrista e del fratello Louis, bassista.Nato con una malformazione dovuta alla Osteogenesis Imperfecta, meglio conosciuta Ossa di Vetro, che causa lo stop della sua altezza solo circa 90 cm. e del suo peso circa 23 kg (50 libbre), indebolendo tutte le sue ossa.All’età di 4 anni scopre il pianoforte, e una sera guardando una performance in televisione di Duke Ellington, disse indicando lo schermo “suonerò quello strumento”; così i suoi genitori quell’anno a Natale gli regalarono un piccolo pianoforte giocattolo, che Michel però ruppe con un martello, ne voleva uno vero.Il padre comprò così un vecchio piano , al quale fece fare anche la modifica in modo che Michel potesse arrivare ai pedali.Studia per 8 anni musica classica, per poi rivolgersi allo studio del jazz che sarà poi la musica che darà sfogo alla vena musicale di Petrucciani.A 30 anni dopo tanti anni di studio, esce il tributo a colui che aveva per primo ispirato Michel, PROMENADE WITH DUKE, album assolo.Nel 1992 altro ringraziamento, questa volta al padre che tanto lo aveva aiutato nella riuscita della sua carriera, con una tournèe “LIKE FATHER, LIKE SON”.Torniamo indietro nel tempo, appena 13enne, Michel fece il suo primo concerto dal vivo da professionista al Festival di Cliousclat. Fu portato sul palcoscenico e come abbiamo detto le difficoltà dovute alla sua altezza per arrivare ai pedali del pianoforte, furono annullate dalla straordinaria capacità e tecnica delle sue mani, suonando con vigore sorprendente ed entusiasmo. Nello stesso festival suonò con il trombettista americano Clark Terry, che per la fortuna di Michel necessitava di un pianista per il suo concerto. Quando Petrucciani gli disse che avrebbe suonato con lui, lo stesso Terry pensava ad uno scherzo, ma dopo aver finito il concerto ci fu un grande abbraccio, così cominciava una grande collaborazione. Alcuni mesi dopo la fine della tournèe con Terry , un grande incontro importante avvenne nel sud della Francia con Chuck Israel bassista di Bill Evans, idolo di Petrucciani, apprezzò molto il lavoro di Michel e decise di aiutarlo facendolo incontrare con il batterista Kenny Clarke. Clarke fece fare molta strada a Petrucciani, le cose cominciarono ad andare bene e molti furono quelli che diedero la giusta importanza al lavoro del pianista. Nel 1980 Petrucciani fu invitato a registrare con il batterista Aldo Romano, il trombonista Mike Zwerin e suo fratello Louis al basso. Petrucciani e Romano si erano conosciuti in un villaggio turistico due anni prima, e Michel spesso parlando di lui lo menzionava come il suo Angelo Custode. Insieme registrarono un’ora di musica, incontro flash con risultato straordinario. Un successo. Sulle ali di questo successo formarono un trio con Romano alla batteria Jean François Jenny Clark al basso e Petrucciani appunto al piano.Quell'anno si esibirono per la prima volta al Festival di Jazz di Parigi, al Teatro de la Ville. L'anno seguente, Michel decise, per sfida, di partire per l’America. Atterrato a New York un amico gli diede l'indirizzo di un musicista della Costa Occidentale. Arrivato in California da Charles Llyod si ritira due settimane dopo, non consapevole che Charles era stato il primo a scoprire il giovane Keith Jarrett, pianista degli anni 1960. Una volta sentito che Michel era anche un pianista di jazz, Llyod suggerì di suonare qualcosa col suo Steinway. Dopo aver sentito la breve performance Lloyd prese il suo saxofono e per due giorni suonarono senza interruzione. Quest'avventura insieme durò cinque anni ed ebbe come risultato 3 album. Llyod aprì realmente ogni porta per Michel, non sarebbe potuto essere un inizio migliore per la sua carriera in America. Il trasloco in California nel 1982, ha unito Charles Llyod al trio fomando così un quartetto nuovo. Un assolo di Michel alla Carnegie Hall al Kool Jazz Festival con risultato di critica eccezionale.In pochi anni, Michel lavorò con alcuni dei jazzisti migliori nel mondo. Fra loro c’erano dei batteristi del calibro di Al Foster, Jack DeJohnette; tra i bassisti Dave Holland, Gary Peacock, Eddie Gomez, Stanley Clarke e Cecil McBee; e ancora tra i chitarristi Jim Hall, John Abercrombie, John Scofield; i saxofonisti Lee Konitz, Warne Marsh, Joe Lovano, Joe Henderson, Wayne Shorter, David Sanborn e Gerry Mulligan, e non si può non menzionare il leggendario Dizzy Gillespie per i trombettisti.Nel 1986, all'età di 21 anni, fu il primo musicista francese a firmare con la prestigiosa etichetta BLU NOTE, con la quale ha registrato sei album. Michel continuò a viaggiare per il mondo, con un'energia sempre nuova, cambiando spesso i gruppi che lo accompagnavano e le atmosfere musicali.Suonò e registrò con Lee Konitz. Dalla combinazione Konitz al sax alto e Michel al piano citiamo l’album “Toot Sweet”, considerato dalla critica europea una delle espressioni musicali jazz più illuminate degli anni ’80.Tra il 1986 e il 1994, registrò 7 album per la BLU NOTE compresi "Power of three" (con Wayne Shorter e Jim Hall), ed un album ancora più famoso ed acclamato fatto di canzoni originali, "Michel plays Petrucciani" (BLU NOTE). Nel 1994 a Michel venne assegnata la Legione d’Onore a Parigi.Nel 1997 Michel fece un tour girando Germania, Italia e Francia, suonando in tutti i festival. Un'altra tournée con un sestetto subito dopo, con la partecipazione di Anthony Jackson al basso, Steve Gadd alla batteria, Bob Brookmeyer e Flavio Boltro alla tromba e Stefano Battista al sax contralto e sax soprano. Questo gruppo fu per Michel una delle maggiori ricompense agli sforzi fino ad allora fatti, eseguirono in quell’anno la registrazione di “Both Worlds” per la Dreyfus records, uscite poi nel 1998. Il CD è interamente fatto da canzoni composte da Petrucciani, ottimamente arrangiate da Bob Brookmeyer.Il 6 gennaio 1999, Michel Petrucciani muore a Manhattan all'età di 36, causa un'infezione polmonare. All’epoca era sotto contratto con la DREYFUS, la quale stava realizzando un video di Michel “1997 solo tour of Europe”. Registrato live in Francoforte, Germania, il 27 febbraio, il concerto comprendeva molte composizioni originali come la versione integrale di “Trilogy In Blois (Morning Sun, Noon Sun and Night Sun In Blois)" ed la lirica di "Chloé meets Gershwin". Michel fece anche l'omaggio assolo alla coppia di suoi eroi con un'interpretazione completa estesa di "Caravan" di Duke Ellington e un medley di “She did it again” e "Take the a Train” di Billy Strayhorn.Petrucciani era un eroe nazionale in Francia, e le sue incisioni sono da considerare come dei libri di successo in tutta Europa. Il Presidente francese Jacques Chirac era fra i suoi fans più accesi, e ne lodava la sua capacità "di rinnovare il jazz, dando se stesso nella sua arte con la passione, con coraggio, unito al suo genio musicale." Lo ha definito " l'esempio per tutti ".Giovani pianisti nei quali è innata la virtù, la scelta del tono e dei colori, come pure il loro stile e l’espressività, sono abbastanza rari per il loro singolare modo di essere… accentuato. Per ben quindici anni, Michel Petrucciani è stato uno di loro. L'eroe, una persona di successo nello stile Americano, questo pianista sembra avere affermato una logica, il suo amore matto per la musica.